«A Rainy Day in New York», la nuova commedia romantica di Woody Allen arrivata nelle sale italiane il 28 novembre 2019, sta raccogliendo ottime recensioni, molti parlano di un ritorno “del miglior Allen”; la pellicola ha dovuto però subire uno stop di quasi due anni a causa delle controversie legate alle accuse del movimento “Me Too” mosse al popolare regista. Il risultato è stato che il film è uscito prima in Polonia, e da lì, grazie a distributori internazionali è arrivato in Europa, Sud America e Paesi Asiatici. Per quanto riguarda la distribuzione negli Usa, Allen ha intrapreso le vie legali contro Amazon, che avrebbe dovuto occuparsene ma che si è tirata indietro.
Tra i punti di forza del film: il super cast (Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law, Diego Luna e Liev Schreiber) e il grande amore per New York, che prende il sopravvento sulla storia.
Gatsby (Chalamet), l’intelligente ma eccentrico figlio di una ricca coppia newyorkese, studia al college, quando la sua fidanzata Ashleigh (Fanning) deve andare a New York per intervistare il regista Roland Pollard (Schreiber) per il giornale del college, il ragazzo la segue e pianifica romantici piani insieme mentre cerca di evitare di incontrare i suoi genitori, con cui ha rapporti difficili e che terranno un gala proprio quella sera. Niente andrà come previsto, in una piovosa New York piena di fascino.
LE PRINCIPALI LOCATION
Hotel Plaza Athénée (37 E 64th St), hotel da 5 stelle in cui una stanza può costare anche 10 mila dollari a notte! A un isolato dalle boutique di design di Madison Avenue, 4 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana Lexington Avenue-63rd Street e 3,2 km da Central Park. In una scena vediamo Ashleigh aspettare invano davanti all’entrata (ovviamente sotto la pioggia battente).
La suite dei fidanzatini, invece, si trova al The Pierre. In attività dal 1930, si trova di fronte a Central Park, sulla famosa 5th Avenue.
The Bowery Hotel (335 Bowery): alcune scene sono state filmate in questo hotel dell’East Village, non potendo però bloccare il flusso di persone in entrata e uscita, è stata ricreata una lobby ad hoc in un’altra strada, riproducendo lo stile dell’albergo.
Bemelmans Bar (Carlyle Hotel 35 E 76th St) Gatsby e Ashleigh si rincontrano finalmente nel bar dove Gatsby ha suonato il piano, le pareti sono decorate dagli affreschi di Ludwig Bemelmans, illustratore per le riviste The New Yorker, Vogue e Town and Country, autore della serie di libri per bambini Madeline.
Greenwich Village: Gatsby vaga da solo e incontrerà Shannon (Gomez) si vedono Minetta Street e il ristorante Minetta Tavern, il ristorante messicano Panchito’s (MacDougal Street) e il leggendario Café Wha? al 115 di MacDougal Street, tra Bleecker e West 3rd Streets, dove hanno suonato Jimi Hendrix, Bob Dylan, Springsteen…
Kaufman Astoria Studios: si vedono sia gli esterni che gli interni degli storici studi nel Queens aperti nel 1920, all’epoca ospitavano la Paramount. Oggi sono utilizzati per film, serie tv, spot e ci sono passati attori come Harrison Ford, Matt Damon, Ben Stiller, Meryl Streep, Al Pacino, Tom Hanks, Demi Moore e registi come Scorsese, Lumet, Ford Coppola.
The Met (Metropolitan Museum of Art), il più grande museo degli Usa, nel 2018 il terzo museo più visitato al mondo con 8 milioni di visitatori. Gatsby e Shannon visitano il Met, si soffermano sui lavori degli Impressionisti e “Madame X” di Sargent.
Central Park è il set di diverse scene, compreso il finale. Particolare risalto ha il Delacorte Clock: l’orologio con gli animaletti danzanti indiscutibile attrazione per i bimbi e non solo. Donato nel 1965 dal filantropo George T. Delacorte, le canzoni che si possono sentire dalle 8 del mattino alle 6 di sera cambiano a seconda dei periodi dell’anno.
«Una cosa su New York City. O sei qui o non sei da nessuna parte. Non puoi raggiungere un simile livello di ansia, ostilità o paranoia in nessun altro luogo. Ho bisogno del monossido di carbonio per sopravvivere. Siamo due creature differenti. A te piace il suono dei grilli, a me il rantolio dei taxi. Tu sbocci al sole, io entro nella mia pelle sotto un cielo grigio». Gatsby
Elisa Russo